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Martedì 22 Agosto 2006 Non c’è pace fra i tassisti. Dopo i festeggiamenti per ... |
Non c’è pace fra i tassisti. Dopo i
festeggiamenti per l’accordo raggiunto con ministro Bersani, dopo
l’accordo siglato da quasi tutte i sindacati con Veltroni che
prevedeva l’applicazione del decreto, ora il leader del Radiotaxi
3570, Loreno Bittarelli, spinge il piede sul freno. L’accordo
prevede il rafforzamento dei turni fino a 2.500 taxi
spalmati nell’intera giornata. E tariffa unica dagli aeroporti
contro le azioni disoneste di una minoranza di tassisti che truffano
i turisti stranieri (ma non solo) e hanno regalato una pessima fama
a Roma nel mondo. Bittarelli: «Io quell’accordo non l’ho ancora
sottoscritto, c’era un’intesa di massima con il sindaco Veltroni, ma
quando ho riletto il verbale mi sono accorto che vi sono alcuni
punti che vanno chiariti». Dichiarazione di guerra? «No - replica
Bittarelli - vogliamo essere certi che i 2.500 taxi
in più non siano in servizio sempre, 365 giorni all’anno, ma quando
sono necessari. L’assunzione di un collaboratore non deve essere
l’unico modo per potenziare i turni dei taxi.
Inoltre, bisogna adeguare la tariffa come era stato promesso in un
precedente accordo». Ieri si è scatenata una pioggia di
dichiarazioni contro la frenata di Bittarelli. Da An, l’ex ministro
Francesco Storace: «Se chi firma un accordo lo vede modificato ha
tutto il diritto di vedere rispettato quanto aveva concordato» (ma
Bittarelli ha detto l’esatto contrario, di non aver mai firmato
l’accordo). L’assessore alla Mobilità, Mauro Calamante: «Il testo
dell’accordo è chiaro, riporta fedelmente quanto concordato da tutti
con il sindaco e quanto scritto nel decreto Bersani, nella versione
concertata e salutata con festeggiamenti dai tassisti stessi». Nel
testo, secondo Calamante (lo aveva detto anche Veltroni nel corso di
una conferenza stampa) il potenziamento dei turni va programmato in
base alla reale richiesta dell’utenza, «non avrebbe senso farlo in
agosto», aveva detto il sindaco. Nicola Di Giacobbe, di Unica Cgil:
«Purtroppo non sempre gli interessi del tassista convergono con
quelli di chi presiede una centrale radiotaxi,
al testo sottoscritto da tutti non è stata fatta alcuna modifica, vi
sono alcuni punti da chiarire, come il tipo di contratto che
andrebbe fatto al sostituto alla guida, ma è un problema minimo. A
Roma i turni aggiuntivi saranno coperti per il 60% ricorrendo a
familiari, per il 30% con soci delle cooperative e solo per il 10%
con nuovi dipendenti». Per Giuliano Falcioni del sindacato Ciisa
«deve essere chiaro che 2.500 taxi in strada
in più devono esserci solo quando servono», l’Ugl contesta la
tariffa unica (e chiara) per gli aeroporti. Fabio Sabbatani Schiuma,
An: «Evitiamo protagonismi da sinistra ma anche da destra. Chi
soffia sul fuoco non vuole bene alla categoria, Bittarelli chiede il
dialogo per migliorare il servizio». |