di DAVIDE DESARIO
Più corsie
preferenziali protette per agevolare bus e taxi. Lo ha deciso il
Comune di Roma che ieri, alla vigilia dell’incontro con i tassisti,
ha annunciato l’avvio dei lavori per installare cordoli su altri 13
chilometri di corsie riservate a bus e taxi. I lavori avranno inizio
a metà settembre e termineranno entro la prossima primavera.
Contemporaneamente, insieme ai municipi, verrà studiato
l’ampliamento della rete delle preferenziali.
D’altronde le statistiche parlano chiaro. Grazie al sistema
satellitare che controlla il 99% della flotta di bus della Capitale,
gli esperti della mobilità hanno avuto la conferma che dove le
preferenziali sono “blindate” con marciapiedi o cordoli i tempi di
percorrenza degli autobus sono nettamente più veloci. Basti pensare
che, secondo uno degli ultimi dossier messi a punto da Legambiente,
in alcune strade del Centro (come via Nazionale e via del Tritone)
per ogni minuto che passa ci sono almeno tre automobilisti che
invadono le preferenziali. Così, dopo aver sguinzagliato un esercito
di ausiliari del traffico a multare chi invade le preferenziali, il
Comune ha deciso di prendere altri provvedimenti.
La situazione. Secondo i dati dell’Atac (l’agenzia della Mobilità
del Comune) a Roma ci sono 98 chilometri di corsie preferenziali.
«Circa 52 chilometri sono protetti da marciapiedi e cigli, 19 da
cordoli e uno da borchie - spiega il sindaco Walter Veltroni -
Attualmente, quindi, restano solo 26 chilometri scoperti. Dopo uno
studio sui tempi di percorrenza abbiamo deciso di proteggere altri
13,5 chilometri, praticamente la metà». Il cordolo, di moderna
concezione (con bandierina flessibile per garantire la sicurezza dei
motociclisti), non ha solo la funzione di evitare l’invasione
dinamica ma soprattutto quella statica, ovvero il parcheggio sulla
corsia riservata al trasporto pubblico: «Dove abbiamo installato i
nuovi cordoli, come in una delle due corsie di via del Tritone, è
scomparsa la sosta selvaggia - sottolinea il sindaco - Dobbiamo fare
lo stesso anche in via Veneto».
Gli interventi. Il programma di protezione, che verrà eseguito da
Trambus come previsto dal contratto di servizio con Atac e Comune di
Roma, scatterà il 15 settembre con gli interventi in corso Vittorio
Emanuele (nel tratto compreso tra piazza Sant’Andrea della Valle e
il lungotevere) e via del Tritone (da largo del Tritone a piazza
Barberini). Nei mesi successivi, gli interventi riguarderanno altri
53 tratti di corsia, per un totale appunto di 13 chilometri, per i
quali si stanno mettendo a punto i progetti esecutivi (vedi
grafico).
Lo studio. Parallelamente verrà rilanciato il programma di
estensione della rete di corsie preferenziali che avrà come punto di
partenza l’approvazione da parte del Consiglio d’Amministrazione di
Atac del progetto per la nuova corsia di via Catania come previsto
dal Piano Particolareggiato di Traffico del Municipio III. E,
proprio grazie ai dati forniti dal sistema satellitare (Avm) ai
tecnici dell’Agenzia per la Mobilità, nel mese di settembre verrà
rilanciato anche il confronto con i 19 Municipi ai quali verranno
indicati i tracciati più significativi in termini di quantità e
qualità del trasporto pubblico e alcune ipotesi progettuali per
nuovi percorsi protetti riservati al trasporto pubblico (tra le
altre le linee 20,23, 49, 490 e 628). «Ascolteremo tutti i municipi,
i comitati di quartiere e le associazioni di categoria - ha
assicurato l’assessore alla Mobilità Mauro Calamante -perchè si
tratta di cambiamenti importanti per ogni quartiere che devo essere
effettuati con l’accordo di tutti».
I risultati. «Il piano porterà a una accelerazione del traffico per
i mezzi pubblici con un risparmio di 10-18 minuti, a un miglior
servizio all'utenza, a minori carburanti utilizzati e a un minor
inquinamento». Lo ha detto l’amministratore delegato di Atac,
Gioacchino Gabbuti. «Con la realizzazione della corsia riservata in
via Nazionale ad esempio si risparmieranno intorno ai 12-13 minuti
di tempo sul trasporto».
davide.desario@ilmessaggero.it |