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martedì 8 agosto 2006

Metropolitana chiusa, servizio di bus non potenziato e limitato alle abituali linee notturne, taxi introvabili. Non è stato un rientro a casa agevole per le migliaia di fan di Madonna che, domenica, hanno raggiunto lo stadio Olimpico utilizzando i mezzi pubblici, e soprattutto per chi è arrivato da fuori Roma, con il treno. Ma il compito di incrementare il trasporto, sottolinea il Campidoglio, toccava all’organizzazione dello show.
«Di potenziamento del servizio dei trasporti avevamo parlato in conferenza dei servizi con Atac - sottolinea Luca Odevaine, vice capo di Gabinetto del sindaco - Dopodiché non spettava a noi mettere in campo risorse comunali per un concerto che, tra l’altro, era a pagamento.

Toccava all’organizzatore dell’evento contattare l’Atac, chiedere un preventivo all’azienda ed eventualmente pagare per ottenere un servizio più frequente». Il Campidoglio interviene in proprio soltanto in alcuni casi, ben definiti. «Per le emergenze, i cortei e le manifestazioni organizzate dall’amministrazione provvediamo noi a pagare il potenziamento del servizio, e questo concerto non rientra in queste tre ipotesi - aggiunge Odevaine - Basti pensare che per la Notte Bianca il Comune di Roma paga per il potenziamento dei trasporti mezzo milione di euro».
L’Atac, dal canto suo, conferma: «Nel corso delle varie conferenze dei servizi programmate in vista del concerto di Madonna svoltosi allo stadio Olimpico non sono emerse richieste di potenziamento del servizio di bus, tram e metropolitane - si legge in una nota dell’azienda di trasporto pubblico - Domenica, quindi, le società di servizio Trambus, Tevere e Met.Ro, che garantiscono i vettori sotterranei e di superficie, hanno eseguito il servizio programmato mettendo comunque in esercizio, durante la giornata, dieci linee per l’afflusso e il deflusso dallo stadio». Per quanto riguarda i taxi, invece, l’eccesso di chiamate (con i centralini dei radiotaxi intasati) e il traffico paralizzato nella zona dello stadio hanno impedito alle auto bianche di collaborare a migliorare la situazione.
Dopo il termine dello spettacolo, intanto, l’Ama ha raccolto quattro tonnellate di rifiuti. In tutto, per riportare l’area dell’Olimpico alla normalità, hanno lavorato sedici operatori, distribuiti su sette mezzi: tre spazzatrici, un furgoncino, una lavastrada, un’autobotte e un minicompattatore. Per i settantamila che hanno assistito al concerto l’Ama ha allestito 50 bagni, di cui 6 per disabili.