Sono un tassista e posso dirvi le cose come
stanno. Si è detto che la sera di domenica 10 settembre non si
trovavano taxi
alla stazione Termini: vero, ma nessuno dice che alla stessa ora
sulla Roma-Fiumicino a causa di un cantiere c’era la fila che
iniziava dall’aeroporto per terminare al Gra e che il sottoscritto
per arrivare dall’aeroporto a via Archimede (Parioli) ha impiegato
quasi 2 ore, e come me centinaia di tassisti imprigionati
sull’autostrada. Ma perché oltre ai
taxi introvabili non si parla di
quando si va alla posta a pagare tasse, bollette eccetera, e ci sono
file interminabili? Oppure in banca? E al supermercato non è la
stessa cosa? E al Pronto soccorso se si ha il codice verde non ci si
passano mezze giornate? E quando si ha un incidente e si chiamano i
vigili, dopo quanto arrivano? 2-3 ore se tutto va bene! E allora mi
sembra che il male dell’Italia non siano solo i tassisti ma ci sono
cose ben più gravi su cui bisognerebbe puntare il dito!
Fabrizio M. |
L’offerta dei privati e le
pretese dei tassinari
Trovo veramente incredibili le pretese dei tassinari romani che
offrono spesso un servizio da terzo mondo, con prezzi esosissimi e
per migliorarlo pretendono più soldi. Usavo il
taxi molto
di rado, solo per andare all'aeroporto. L'ultima volta è stata tutta
da ridere: vettura sporca, tanto che sono stato costretto a
"bonificare" il sedile da bottigliette e cartacce varie prima di
sedermi. L'autista per tutto il tempo ha parlato al cellulare senza
vivavoce e ha fumato. L'unica cosa seria, il prezzo della corsa.
Dovendo partire in aereo proprio i giorni delle ultime proteste, mi
è stato fornito da amici il telefono di una ditta di noleggio con
conducente. Non si tratta del tassinaro abusivo con una Mercedes di
trent'anni fa, ma di una ditta che normalmente porta in giro uomini
d'affari. Racconto il viaggio di ritorno da Fiumicino a casa mia (S.
Giovanni). Sceso dall'aereo, ho acceso il cellulare e l'autista, che
era già lì ad aspettarmi, mi ha chiamato comunicandomi dove si
trovava e la targa dell'auto. Sono uscito dall'aeroporto, ho
superato la lunga fila di disgraziati che aspettava il
taxi e
sono salito su una Mercedes serie S nuovissima e pulitissima.
Autista educato e ben vestito, corsa rapidissima, per la cifra
“astronomica” di 38 euro. La stessa corsa, dopo lunga attesa, la
volta precedente, mi era costata 50 euro. Se i
taxisti romani non riescono ad essere competitivi, forse
dovranno rivedere qualcosa nella loro organizzazione, piuttosto che
aumentare ancora i prezzi.
Leonardo Pisani |