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Corriere della Sera

Sequestri e false licenze, taxi e Ncc minacciano una serrata a gennaio.

Contro gli abusivi e «una famiglia che ha costruito un impero sui trasferimenti per gli hotel», i conducenti di auto bianche e furgoni si preparano a uno sciopero.

Dicembre 2014

NCC in fila all'aeroporto di Fiumicino

 

ROMA - Tassisti e Ncc sul piede di guerra contro gli abusivi delle auto a noleggio all’aeroporto di Fiumicino. Minacciano la serrata i conducenti di auto bianche che ogni giorni si turnano tra arrivi e partenze del «Leonardo da Vinci» e annunciano «sin d’ora lo stato di agitazione della categoria che porterà, in gennaio, ad una grande manifestazione di protesta degli operatori regolari taxi e Ncc romani».

L’impero dei transfer per gli alberghi romani

Gli autisti di taxi e veicoli Ncc denunciano «il nuovo scandalo legato a un sistema di illeciti diffusi, basato sul rastrellamento di autorizzazioni di noleggio in tutta Italia per poi alimentare, in barba a tutte le norme di settore, il “nuovo sacco di Roma”. I conducenti capitolini - attraverso le loro sigle sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi, Associazione Tutela Legale Taxi, Anar-autonoleggiatori romani e Anaf-autonoleggiatori Fiumicino - sottolineano come la situazione stavolta sia «davvero grave, poiché chi opera nell’illegalità non è un improvvisato operatore abusivo, bensì una benestante famiglia che nel corso degli anni ha costruito... un vero e proprio impero, arrivando a detenere il monopolio del trasporto per gli Hotel a 5 stelle romani».

Business milionario in mano a una famiglia

Si tratta di «un business milionario costruito sul rilascio e l’uso illecito di autorizzazioni Ncc extra capitoline a tutto a danno degli operatori regolari romani». E tassisti e noleggiatori regolari accusano: «Nonostante le ripetute denunce fatte dalle rappresentanze di settore, si configura una sorta di responsabilità morale dell’amministrazione comunale e di alcuni suoi autorevoli rappresentanti, quali l’assessore Improta, la delegata alla sicurezza Matarazzo e il presidente della commissione mobilità Cesaretti che hanno puntualmente ignorato le nostre grida di allarme».

...omissis... il testo è stato rimosso perchè cita fatti e persone sui quali è stato invocato il "diritto all'oblio"
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