4- Perché è così difficile trovare un taxi che accetti la carta di credito?.
L'utilizzo delle carte di credito offre degli indubbi vantaggi,
anche per l'esercente che le accetta:
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non si tengono grosse somme in cassa, a tutto beneficio della sicurezza.
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non si hanno problemi con il resto.
Purtroppo rimangono degli svantaggi considerevoli:
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occorre un terminale POS con telefono GSM incorporato, quindi in pratica ogni
transazione costa come una telefonata di circa 1 o 2 minuti con un cellulare.
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i circuiti di carte di credito (Visa, Mastercard, Amex, ecc.)
detraggono un costo commissione tra il 2,5% e il 4%.
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l'acquisto del terminale POS, il cui costo non è indifferente, è a completo
carico del taxista, oppure bisogna noleggiarlo a pagamento da una banca.
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anche i costi di manutenzione (riparazioni, sostituzione batterie ecc.) del POS
sono a carico del taxista, oppure bisogna sottoscrivere un contratto di assistenza
e manutenzione (a pagamento ovviamente) con la banca che fornisce il POS.
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per utilizzare il POS non basta il conto corrente per uso familiare che tutti
abbiamo ma bisogna aprirne un altro ufficialmente intestato alla "azienda-taxi".
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i circuiti di carte di credito vietano espressamente di applicare
sovrapprezzi per l'utilizzo delle carte medesime, ed essendo le tariffe dei taxi
imposte dall'amministrazione comunale, di fatto il taxista non può far altro che
decurtare tutte le spese sopradette dai propri utili.
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in caso di successive contestazioni (carte rubate, il cliente non si ricorda
della transazione, ecc. ecc.) il taxista si deve recare in banca o presso l'autorità
che lo richiede per mostrare le ricevute delle transazioni contestate.
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spessissimo è fisicamente impossibile arrestarsi senza bloccare il traffico
per tutto il tempo necessario ad effettuare la transazione (accensione del POS,
strisciata della carta, stampa delle ricevute, firma delle medesime), non sono
poi rari i malfunzionamenti (segnale GSM debole in trasmissione dati), che
obbligano a ripetere la strisciata più volte con ulteriori perdite di tempo.
5- Ho dimenticato una borsa all'interno del taxi, a chi devo rivolgermi?
Premettendo che se non ci si ricorda il numero del taxi la ricerca diventa
problematica il primo tentativo da fare, per una ricerca più rapida, è presso
ciascuna società radio-taxi, pregando di far girare un annuncio radio verso
i loro associati. Successivamente ci si può rivolgere agli uffici comunali
competenti, ne riportiamo alcuni:
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Torino - ufficio oggetti smarriti, v. Vigone 80 - tel. 011/4429246, lun.mer.ven. 9.00-12.00
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Milano - ufficio oggetti smarriti, v. Friuli 30 - tel. 0288453908-9 lun.÷ven. 8:30-16:00
Milano - ufficio autopubbliche, v. Messina n.53 - tel. 02/33601672.
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Vicenza - ufficio oggetti smarriti, v. Monte Zovetto, 35 (stabile ex Zambon)
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Ravenna - v. R. Gessi, 11 - tel. 0544/482279
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Roma - ufficio oggetti smarriti, Circonvallazione Ostiense,
191 tel. 065816040 - 0667693214 - 0657902327
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Napoli - Galleria Principe di Napoli, tel. 5640453, lun.÷ven. 9:00-12:00
Si possono cercare altri indirizzi sul sito
www.oggettismarriti.it
o meglio sugli elenchi telefonici di ciascun comune.
7- come si può ottenere la fattura, qual'è l'eventuale articolo che regola
questa situazione?
I taxi sono esentati dall'obbligo di emissione di fattura o ricevuta fiscale
in quanto il trasporto pubblico di persone in ambito cittadino non è gravato
da IVA (art.10 n°9 - DPR 633/1972). Su richiesta del cliente è consuetudine
rilasciare una ricevuta in carta "semplice", è anche possibile ottenere la
fattura, comunque obbligatoria per percorsi extraurbani superiori a 50 km
(e solo in questo caso si dovrà aggiungere l'IVA), ma considerando le
particolari condizioni ambientali (e spesso difficile fermarsi senza
intralciare il traffico) è ragionevole non pretenderla immediatamente, è
invece molto utile portarsi dietro un biglietto prestampato con tutti i dati
necessari: nome, cognome, ragione sociale, indirizzo, codice fiscale e partita
IVA. Sara cura del tassista provvedere alla spedizione tramite il proprio
commercialista.
10- Come si fa a sapere il numero di telefono per chiamare il
taxi in ogni città?
Il numero di telefono dei posteggi taxi, nelle città dove i
posteggi sono provvisti di telefono, è normalmente riportato
sugli elenchi telefonici alla voce "taxi". Purtroppo sono
spesso poco aggiornati, e a volte, come a Roma, sono riportati
numeri inesistenti da anni, perché la viabilità è cambiata e
il posteggio è stato spostato (ma non il telefono, rimasto come
un totem, muto tra due spartitraffico), oppure il telefono è
stato abbattuto dai vandali e mai ripristinato, oppure sostituito
con un modello sperimentale ultramoderno che spesso non è mai
entrato in funzione o lo ha fatto solo per breve tempo (sempre
a Roma circa 10 di questi apparecchi "sperimentali" furono
installati in occasione dei mondiali di calcio 1990! Sarà finita
la sperimentazione? di sicuro non funzionano da un pezzo).
13- perché non si può sapere in anticipo il prezzo del taxi per un dato percorso?
Nelle città dove i taxi sono equipaggiati di tassametro è questo apparecchio
che determina il prezzo, tenendo conto del tempo impiegato, della distanza
percorsa, dell'orario se diurno o notturno, del giorno se festivo o feriale,
del percorso se urbano o extra-urbano, di eventuali supplementi; il tutto in
conformità alla tariffa decisa dall'amministrazione comunale. Il prezzo quindi
può essere molto variabile di volta in volta e ingenerare dubbi nel cliente ma,
e soprattutto a tutela dello stesso cliente, ci si deve attenere al tassametro.
Comunque ogni taxista è in grado di dare una stima preventiva del costo, ma è
ragionevole non pretendere che questa sia vincolante.
Inoltre a Roma e nel Lazio puoi calcolare il costo di qualsiasi percorso con
Taxi-PRICE
l'interfaccia gratuita messa a disposizione da AssoTaxi.
14- se venisse abolita qualsiasi licenza e liberalizzato veramente il settore
ciò non creerebbe un bel po' di concorrenza a tutto beneficio dell'utente?
Se il beneficio sperato è la riduzione del prezzo della corsa e un maggior numero
di taxi a disposizione rispondiamo nettamente di no. Per fare qualche paragone
realistico dobbiamo considerare quei settori dove in passato esisteva uno stretto
controllo amministrativo e che sono stati poi liberalizzati, citiamo ad esempio:
Per quali di questi l'utente ha beneficiato di una riduzione di prezzo?
Ovviamente nessuno. Solo la grande distribuzione dei supermercati ha permesso un
contenimento dei costi, secondo la formula:
meno negozi ma più grandi e con meno personale = costi d'esercizio diluiti su
più clienti, quindi minor prezzo per il singolo cliente.
Applicando lo stesso principio, l'unico che ha dato risultati, al nostro settore
la formula diventerebbe:
meno vetture ma più efficienti, cioè su corsie riservate = costi d'esercizio
diluiti su più clienti, con minor tempo impiegato, quindi minor prezzo per il
singolo cliente. Tutto il contrario di quanto è successo fino ad oggi.
15- Come funziona il sistema di pagamento con card di Roma per i disabili ?
Ogni utente abilitato dispone di un budget mensile di spesa ed è dotato di una
card in tutto simile ad una comune carta Bancomat, tranne per un particolare:
dovendo limitare la spesa al solo utilizzo del taxi o di analogo mezzo di
trasporto, la card viene accettata solo dai POS singolarmente abilitati.
17- Vorrei intraprendere la professione di tassista, quali sono i requisiti che mi servono?
I passaggi fondamentali per diventare taxista sono tre:
-
Conseguire il C.A.P. Certificato di Abilitazione Professionale,
si ottiene mediante esame teorico presso la Motorizzazione Civile,
è consigliabile seguire un corso presso una scuola guida
-
Iscriversi nell'apposito albo professionale presso la Camera di
Commercio, si ottiene superando un esame teorico presso lo stesso
ente, è possibile seguire un corso presso una scuola guida
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Rilevare una licenza da chi cessa l'attività, si ottiene mediante
trattativa privata diretta con l'interessato e con trasferimento presso
il comune di appartenenza della licenza.
L'intera procedura può richiedere anche 2 anni di tempo.
Considerare anche quanto segue:
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le licenze di taxi sono trasferibili per atto tra persone fisiche
(la legge n.21 del 15/1/92, legge quadro nazionale del settore non prevede
l'intestazione a società o persone giuridiche).
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tale atto va effettuato presso il comune di appartenenza della licenza,
presenti il cedente e il subentrante.
-
la persona subentrante deve avere al momento del trasferimento di
licenza tutti i requisiti previsti dalla suddetta legge.
Da quanto sopra consegue che ogni accordo tra cedente e subentrante è in
forma strettamente privata, non esiste quindi un "prezzo" della licenza, ma
al massimo delle "consuetudini" molto, ma molto variabili da luogo a luogo,
possiamo solo consigliarle di escludere qualsiasi trattativa con intermediari
di qualsiasi natura (ad esempio con la ns. associazione) che non possono
offrire nessuna garanzia, men che mai versare caparre a detti intermediari.
Se si ha notizia di una licenza in cessione chiedere di parlare direttamente
e di persona con il titolare della medesima, riportato sulla licenza stessa,
unico documento valido, rilasciata dal comune di competenza e rinnovata a cura
dello stesso con modalità variabili, per lo più con cadenza annuale.
18- Sono un taxista e sarei interessato al vostro metodo di lavoro,
come posso associarmi ad Asso Taxi?
Per poter collaborare con Asso Taxi occorre:
-
La registrazione: in fondo a questa pagina clicca sul link
Area Tassisti, poi nella finestra di login clicca su
registrati. Compila l’apposito modulo: la registrazione
è libera e gratuita. Una volta registrato, avrai a disposizione una
username e una password personali e riservate per accedere
alla sezione "demo" che è una simulazione del funzionamento del sistema Ev@34.
-
L’iscrizione al sistema Ev@_34: per iscriversi è necessario
compilare il modulo d'iscrizione ed inviare, per fax al numero 06/233.225.327 o
con una mail a info@assotaxi.it copia della propria licenza d’esercizio
e di un documento d'identità.
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L’accettazione come nuovo socio: è soggetta a insindacabile
giudizio del C.D.A. del Consorzio AssoTaxi.
20- Giunta a Roma in treno, prendo un taxi alla stazione e vedo che parte con la
tariffa di euro 2,80. Sapevo che da Termini c’era un somma aggiuntiva da pagare
e non ci bado molto. Giunta a destinazione il tassista mi dice che rispetto al
totale segnato sul tassametro ci sono 2 euro in più, causa partenza da Termini.
Mi chiedo allora che cosa rappresentavano quei 2,80 euro iniziali e lui mi
risponde che la tariffa dei 2 euro è una cosa, mentre i 2,80 iniziali sono fissi.
La risposta non è stata molto chiara per capire come funzionano queste tariffe e
francamente ritengo di essere stata presa in giro… per non dire altro.
Lo scatto iniziale del comune di Roma è:
2,80 euro nei giorni feriali tra le 7:00 e le 22:00
3,80 euro nei giorni festivi tra le 7:00 e le 22:00
5,80 euro tutti i giorni tra le 22:00 e le 7:00
Il funzionamento è automatico in quanto i tassametri hanno un
calendario interno non modificabile dal taxista. Per le partenze
dalle stazioni ferroviarie si aggiunge un supplemento fisso di 2,00
euro a vettura. Quindi tutto regolare. La divulgazione delle tariffe
è un compito riservato all’amministrazione comunale che deve fornire
un apposito tariffario timbrato, ma le precedenti giunte non hanno mai
trovato il tempo e i soldi per stamparli e distribuirli.